Copybot un mese dopo, alcune riflessioni

21 December 2006 – 1:09 pm

A piu’ di un mese dal “caso Copybot” risulta interessante valutare quali siano state le sue conseguenze concrete. Uno dei piu’ celebri siti di notizie di Second Life - New World Notes - lancio’ all’epoca un appello, invitando a farsi avanti i resident che sostengono di essere stati danneggiati da Copybot, in modo da procedere a interviste e approfondimenti. Nessuno si e’ fatto avanti.

A meta’ novembre quasi tutti i forum e i blog dedicati a Second Life parlavano di Copybot, ospitando nella maggior parte dei casi articoli o comunque commenti dai toni apocalittici, che descrivevano un quadro drammatico in cui l’attivita’ dei creatori e dei venditori era stata ormai irrimediabilmente compromessa e danneggiata. Secondo questa ondata di proteste, quella parte dei resident da cui dipenderebbe la ricchezza di contenuti di Second Life non aveva piu’ possibilita’ di fare alcunche’ dopo la diffusione di Copybot.

Il noto tabloid Second Life Herald ha come sempre cavalcato l’onda della polemica, comunque riportando diversi fatti e sollevando alcune riflessioni interessanti, mentre in altri casi la fantasia e la suggestionabilita’ hanno preso il sopravvento. Sono sorti gruppi anti-copybot, l’accesso ad alcune zone e’ stato interdetto ai membri del gruppo libsecondlife, decine di esercizi sono stati chiusi…per qualche giorno.

A distanza di alcune settimane tutto sembra tornato alla normalita’. Paradossalmente i danni peggiori all’ecosistema di Second Life potrebbero essere venuti dalla serrata di negozi e locali. Ora nessuno sembra piu’ preoccupato da Copybot: l’unica traccia che se ne trova in world sembrano essere quei sedicenti sistemi di protezione che fastidiosamente ripetono !quit. NOTA: non solo tali oggetti sono inefficaci, ma sono anche stati deprecati da Blue Linden per la loro attivita’ di spam. Se ne ospitate sui vostri terreni siete invitati a rimuoverli.
Se da un punto di vista sociologico la caccia alle streghe contro la fotocopiatrice di Second Life non sorprende piu’ di tanto (scrivere brevi articoli o commenti uguali a mille altri, gridando il proprio sdegno verso un nemico immaginario e’ una cosa molto semplice da fare), e’ piu’ interessante ricordare la riflessione proposta dal gruppo di sviluppatori dove Copybot e’ nato:

Copybot e’ uno strumento di debug, una banale dimostrazione (…) e visto che e’ stato cosi’ semplice realizzarlo dovremmo spiegare agli altri che -se vogliono proteggere realmente dei contenuti- non possono ciecamente affidarsi all’attuale infrastruttura di Second Life.

copybot.jpg

Per approfondimenti:

  1. One Response to “Copybot un mese dopo, alcune riflessioni”

  2. Thanks for the link. Although Itallian translation is somewhat odd from google, I was able to make out most of what you are saying.

    By Dedric Mauriac on Dec 30, 2006

I commenti agli articoli di questo blog sono stati disabilitati di proposito: per commentare un articolo, discutere gli argomenti trattati, chiedere aiuto o informazioni rivolgersi al forum.